Guida al matrimonio: tutto quello che c'è da sapere per organizzare un matrimonio Perfetto!

Il matrimonio è uno degli eventi più attesi e emozionanti vissuti dalla coppia. Se non ci si affida ad un professionista, seguiranno mesi impegnativi ma anche molto gratificanti se si riesce a organizzare tutto senza troppo stress. Pianificare un calendario può essere molto utile. Vediamo cosa serve sapere e fare.

Dopo un più o meno lungo periodo di fidanzamento, in cui tutto sembra procedere bene e i progetti iniziano a essere fatti a lungo termine, arriva quel fatidico momento in cui il tuo "lui" ti chiede di sposarlo. In quel miscuglio di emozioni dalle proprie labbra esce quel  "sì!" e da un momento all'altro ci si trova a dover organizzare quel giorno speciale, il tanto atteso coronamento di un amore.  Naturalmente l'idea romantica del matrimonio deve tradursi in una reale organizzazione, che spesso è fonte di stress, soprattutto se non si impara a demandare, ad affidare dei compiti ad altre persone come la propria madre, la futura suocera, gli amici o persone di fiducia.


(Credit foto: Pixabay/ barrydadon


 

Qual è il primo passo da fare? Sicuramente decidere una data.

In base alla data si potranno programmare le diverse fasi che vanno dallo svolgimento delle pratiche burocratiche all'allestimento della cerimonia, dalla scelta dell'abito all'organizzazione del viaggio.  Il giorno stabilito dipenderà da svariati fattori, primo fra tutti il nostro "gusto". Preferiamo la stagione primaverile-estiva con il sole, il caldo? Allora i mesi saranno tra aprile e settembre. Siamo tipi più romantici e siamo affascinati dalle atmosfere autunnali o invernali? Allora i mesi sono tra ottobre e marzo.

I nostri desideri naturalmente dovranno adattarsi alle possibilità che si presenteranno e alle disponibilità poiché nello stesso giorno si dovranno prenotare sia la Chiesa (se si svolgerà il rito religioso cattolico) e la location per il ricevimento. Se la Chiesa nella quale vogliamo sposarci è molto richiesta, si dovranno mettere in conto i tempi di attesa.  Il giorno sarà anche influenzato dalla meta decisa per il viaggio di nozze. Dovremmo prendere in considerazione il clima che molto probabilmente troveremo sposandoci in quel determinato periodo dell'anno.

 

Sia lo stato che la chiesa prevedono un iter burocratico specifico

(Credit foto:Pixabay szinaki)


Burocrazia. Sono richiesti documenti?  Sì, dal Comune e dalla Chiesa

Il primo concreto passo da compiere è un alquanto noioso  iter burocratico.  Tuttavia se si calcolano i tempi in base a ciò che è richiesto, è possibile arrivare al fatidico giorno senza troppo stress.  Si consiglia infatti sempre di chiedere con largo anticipo (almeno un anno prima ) sia al parroco (se ci si sposa in Chiesa) sia al Comune la prassi da seguire per evitare sgradevoli sorprese.  L'iter burocratico è stato semplificato grazie all'autocertificazione introdotta dalla Legge Bassani (D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445), che affida al gestione delle pratiche soprattutto al Comune.  Di norma la trafila si conclude in tre mesi, ma ci possono essere sporadici casi in cui si arriva a sei mesi. Le tempistiche dipendono da diversi fattori come il luogo in cui si abita (un paese, una piccola città, una metropoli, ecc.) e dal posto in cui si decide di sposarsi (se in una Chiesa molto richiesta e prestigiosa, se diversa da quella di appartenenza, ecc.). Ci sono quindi delle variabili da prendere in considerazione, ricordandosi che i documenti sia quelli della Chiesa sia quelli del comune hanno una validità di sei mesi.

 


 Verificare l'iter burocratico e i tempi richiesti per evitare spiacevoli contrattempi

 (Credit foto: Pixabay / Dave175)



Cosa richiedono il Comune e la Chiesa?

Per quanto riguarda il Comune, nonostante le procedure siano state semplificate, c'è un iter da seguire specifico, illustrato più approfonditamente in "Matrimonio civile: la guida completa su leggi, diritti e doveri".

Per quanto riguarda, invece, la Chiesa, i documenti richiesti sono innanzitutto il Certificato di Battesimo e il Certificato di Cresima  reperibili nella chiesa dove sono stati ricevuti i Sacramenti.

 Il Certificato di Stato Libero Ecclesiastico  è necessario presentarlo se uno dei due sposi (dopo i 16 anni) ha vissuto fuori dalla Diocesi in cui avviene il matrimonio per almeno un anno. Si tratta di una dichiarazione da adempiere di fronte a due testimoni nella  parrocchia di residenza e vidimata dalla Curia.

Il nullaosta da parte del vicariato serve nel caso in cui gli sposi desiderano celebrare il matrimonio in una chiesa diversa da quella di appartenenza. In pratica il parroco, che ha istruito tutte le pratiche, rilascerà lo stato dei documenti, che sarà vidimato dalla Curia prima del passaggio di consegne, e il certificato civile delle avvenute pubblicazioni al parroco della Chiesa dove di terrà la cerimonia.

Il certificato contestuale (ovvero il certificato di nascita, di residenza e di cittadinanza), richiesto al Comune, insieme ai documenti elencati sopra vanno consegnati alla parrocchia dove si è deciso di sposarsi. Nel caso in cui il corso prematrimoniale è stato fatto altrove, va consegnato anche l'attestato di frequenza.  Dopo la consegna di questi documenti il parroco fisserà una data per fare il "consenso religioso" detto anche "promessa di matrimonio" . Dopo ciò, il parroco rilascerà un certificato di richiesta di pubblicazioni da consegnare sia al Comune sia all'altra parrocchia di uno dei promessi.


Per la Chiesa servono solo i documenti? No, c'è il corso prematrimoniale

Per la Chiesa Cattolica non è solo questione di pratiche e fogli, ma viene richiesto di seguire obbligatoriamente il famoso corso prematrimoniale, una preparazione al sacramento, della durata di circa due mesi.

L'attestato di partecipazione al corso prematrimoniale viene rilasciato dopo una serie di incontri (in genere dieci) svolti presso gli uffici parrocchiali. Questi appuntamenti, nei quali vengono affrontate diverse tematiche (etiche, psicologiche, religiose) servono a "formare" i futuri sposi, a offrire un catechismo più adulto e profondo, a riallacciare i rapporti con la fede.

Al termine  il sacerdote dà il suo assenso e sarà contento nel consenso alle nozze.  A questo punto vengono affisse le pubblicazioni religiose per otto giorni (due domeniche comprese) presso le parrocchie dei due promessi  e, nel caso sia diversa, anche presso quella dove è prevista la cerimonia.  Al termine degli otto giorni il parroco rilascia il certificato dell'avvenuta pubblicazione. Con esso i due fidanzati di presentano in comune per le pratiche civili.


Siete cattolici praticanti? Potete avere un "dono speciale"

Gli sposi possono ottenere la Benedizione scritta del Pontefice realizzata su una pergamena di varia grandezza: la cosiddetta Benedizione Apostolica. Non è un documento obbligatorio né ha valore legale. La richiesta è facoltativa e si può ricevere in occasione del proprio matrimonio. Per averla e chiedere informazioni dettagliate  è necessario recarsi in Vaticano oppure scrivere o telefonare all'Ufficio Pergamene della Elemosina Apostolica.


Per i culti diversi da quelli cattolici? C'è un'istanza da presentare

Per le confessioni religiose diverse dal cattolicesimo e ammesse dallo Stato Italiano si deve presentare in comune la richiesta del Ministro di Culto con l'attestato della nomina da parte del Ministero degli Interni Italiano.


Si possono creare sia le letture che il libretto per la messa

(Credit foto: Pixabay/Mbragion )



Il matrimonio: la celebrazione e l'atto di matrimonio

La celebrazione del matrimonio avviene secondo le norme del diritto canonico. Requisito fondamentale è la formale manifestazione del consenso a questa unione da parte degli sposi.

Sono necessari due o tre testimoni. Nel caso ve ne siano tre, uno di loro non firmerà la copia dell'atto di matrimonio che viene trasmessa in Comune, mentre firmerà quella che resta alla Chiesa.

A fine cerimonia il parroco non solo ricorderà gli effetti civili prodotti dal matrimonio, ma darà lettura degli articoli del codice civile sui diritti e doveri dei coniugi espressi negli articoli 143, 144, 147.

Dopo il matrimonio il parroco compilerà l'atto di matrimonio in duplice originale, sottoscritto da lui, dagli sposi e dai testimoni. In questo atto  sono indicate le generalità degli sposi, del parroco  e l'indicazione del luogo e della data dove è stata celebrata la cerimonia.

È possibile, inoltre, inserire la scelta del regime patrimoniale e il riconoscimento di figli naturali (divenuti figli nati fuori dal matrimonio). Entro i 5 giorni dalla celebrazione, il parroco  provvederà a trasmettere una copia dell'atto all'ufficiale di stato civile del comune in cui è avvenuto il matrimonio per far procedere alla sua trascrizione.


Matrimonio, quanto mi costi? Prevedere sempre un budget in base alle spese preventivate

Ogni celebrazione ha i suoi costi, non solo in termini di tempo ed energia, ma anche di soldi. Si dovrà, quindi, decidere la somma da destinare al matrimonio e ripartirla in base alle proprie necessità e ai desideri. Non contando il viaggio di nozze come esborso a parte, sarà utile fare un elenco e ripartire i soldi per ogni voce di spesa. In linea generale si dovrà tener conto di queste uscite: gli abiti, le fedi, la macchina (se si deve noleggiare), il trucco e l'acconciatura, il ricevimento (nella sua totalità), i fiori, le foto e il video, le bomboniere e gli inviti. È bene tenere una disposizione un budget per eventuali spese impreviste.  

Nell'organizzazione si deve prevedere tutto ciò che possa servire sia al ricevimento sia agli sposi

 (Credit foto: Pixabay/  CreativeInspiration)



Organizzazione. Cosa serve per un matrimonio?

La sua organizzazione è piuttosto complessa e se non si è deciso di affidarsi ad un professionista del settore, una wedding planner, si dovrà pianificare  ogni tappa dell'evento. Un programma può evitare un accumulo di stress e le brutte sorprese.  Una volta deciso il budget e ripartite le spese secondo le diverse voci, si può iniziare. Naturalmente ogni matrimonio è a sé ed è espressione dei desideri della coppia, ma si può offrire un quadro generale di quello che comunemente serve preparare:

  • le partecipazioni: la lista degli invitati e quindi lo stile degli inviti
  • la location per il rinfresco e il ricevimento (ristornate, agriturismo, ecc.), tenendo conto di eventuali problemi strategici, come la distanza dal luogo della cerimonia, del periodo in cui ci si sposa, ecc.
  • le indicazioni stradali per gli invitati che non conoscono la zona
  • il menù per il ricevimento e cibo e bevande per il rinfresco a casa
  • la disposizione del tavolo degli sposi e degli invitati (il tableau)
  • la lista di nozze nella quale offrire spunti per i regali
  • il fiorista
  • il fotografo o colui che si occuperà di filmare e/o fotografare il "vostro giorno"
  • i musicisti per la Chiesa e la cerimonia con il pagamento della SIAE per la musica
  • le bomboniere
  • l'abito da sposa e da sposo
  • l'acconciatura e il make up
  • il bouquet per la sposa e i fiori per lo sposo
  • la lingerie e i gioielli da indossare
  • le fedi e il libretto per la messa
  • l'auto da noleggiare (se non se possiede una che possa fare al caso vostro) e il relativo addobbo
  • i coni con i confetti e per il riso
  • i fiocchi per le auto degli invitati
  • il viaggio di nozze

 


Scegliere una location che sia di nostro gradimento e si adatti alle diverse esigenze

(Credit foto: Pixabay/ Efraimstochter )


Location e menù

Nella scelta del luogo dove svolgere la cerimonia è bene non tener conto soltanto dei propri desideri, ma anche di altri fattori. Ad esempio si deve considerare se è adatto al periodo in cui ci si sposa. In inverno un luogo aperto non è molto indicato. Si devono considerare esigenze particolari, legate al menù o agli inviati, come ad esempio se ci sono tanti bambini e anziani.  Per decidere il menù è consigliato fare una cena di prova per assicurarsi della bontà delle pietanze.


L'oro nelle fedi nunziali è simbolo dell'eternità

Le fedi

La fede nunziale è un anello che va indossato all'anulare della mano sinistra ed è il simbolo visibile e duraturo del matrimonio. Il metallo più richiesto è l'oro (giallo, bianco o rosa), ma può essere fatta anche di platino o di materiali più semplici come l'argento, l'acciaio, il rame, il legno o in ceramica. Normalmente la forma è classica per evitare che si si stanchi nel tempo, ma si può optare per diversi stili.


L'abito da sposa, il trucco e il make up

Dopo essersi fatte delle idee in base ai nostri gusti e ad uno sguardo tra siti online e negozi, è bene fare delle prove per vedere se quel modello è davvero il "modello giusto". In generale la scelta ricadrà su quello che ci farà sentire speciali e meravigliose, ma si possono offrire dei consigli.

Se il rito è cattolico solitamente si consiglia un abito lungo e bianco. Ci sono molte sfumature di bianco, dall'avorio al crema al ghiaccio. Altri colori sono più indicati per seconde nozze. Se il rito è civile si potrebbe suggerire un tailleur o un abito corto o lungo da cerimonia o da sposa. In inverno sarebbe bene prevedere una mantellina o una cappa pregiata. Gli accessori (guanti, scarpe, ecc.), il make up e l'acconciatura dovranno essere abbinati al vestito e valorizzare elegantemente il volto della sposa.

L'abito da sposa deve essere speciale. Che sia romantico, moderno o sexy deve farci sentire speciali

 (credit foto: Pixabay /GloriaAgostina)

Il bouquet

Per tradizione rappresenta l'ultimo regalo che la coppia si scambia da fidanzati. Andrebbe abbinato sia all'abito (per cui il fioraio dovrebbe avere una foto del vestito) sia allo stile dell'addobbo floreale. Ciene consegnato alla sposa dal fioraio o da un testimone la mattina delle nozze o dallo sposo all'ingresso della chiesa.


Foto e video del matrimonio

Essendo un ricordo indelebile che terrete per sempre, sarebbe meglio far realizzare foto e video da un professionista e non da un invitato.  Nella scelta del professionista, fatevi mostrare altri lavori realizzati per altri matrimoni. Dopo scegliete lo stile, le musiche da usare come sottofondo e la sua permanenza alla cerimonia. Se resterà fino alla fine potrà fare foto anche durante la festa e cogliere momenti spontanei ed emozioni vere.  

 


La musica renderà cerimonia e ricevimento più emozionanti. Spartite la musica in base ai diversi momenti.

 (Credit foto: Flickr / Timo Tervo)



Musica per  la cerimonia religiosa e il ricevimento

Accompagnare i diversi momenti del matrimonio con la musica non farà che amplificare le emozioni e rendere la giornata più bella. In accordo con il parroco o secondo le possibilità offerte dal comune, si possono proporre dei brani. Tra le proposte ci potrebbero essere l'Ave Maria di Bach, la Marcia nunziale di Mendelssohn o di Wagner. In genere si opta per strumenti quali il pianoforte, il violino e l'arpa e per uno stile classico. Per il ricevimento invece si potrebbe optare per l'esecuzione di brani famosi o per la scelta di generi come ad esempio  il Jazz, il Chill-Out o il Luonge. Anche qui dipende dai gusti e dalle esigenze. Ricordarsi di pagare i Diritti D'Autore alla SIAE. Informarsi, quindi, dell'iter burocratico necessario per legge.

 

Fonti: Matrimonio.it / Consigli-regali / Le mie nozze

Silvia Pasquariello

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