Gravidanza isterica: sintomi, cause, rimedi

La gravidanza isterica è un disturbo psicosomatico che sebbene sia poco diffuso può colpire la donna. I sintomi accusati sono gli stessi di una qualunque persona in stato interessante.

Annoverata come un disturbo psicosomatico, da curare con adeguata psicoterapia, la gravidanza isterica è un fenomeno poco diffuso nel nostro paese e nel resto dell'Europa e dell'America, ma localizzato soprattutto nei Paesi in via di Sviluppo, nei quali, in determinati contesti culturali, l'identità della donna è ancora fortemente associata al suo essere madre. Tuttavia si sono verificati e si verificano tutt'ora, sebbene in scala molto ridotta, casi del genere anche nel resto del mondo, Italia compresa.

Il termine pseudociesi o gravidanza isterica fu coniato per la prima volta da John Mason Good nel 1923. Deriva dal greco pseudes (falsa) e kyesis (gravidanza). In passato il numero di donne colpite da questa malattia psicosomatica era piuttosto elevato, tra loro ricordiamo il caso più eclatante, quello di Mary Tudor, la regina d'Inghilterra. Lei dette l'annuncio pubblico della gravidanza ma qualche tempo dopo fu costretta a smentirlo, poiché scoprì di non aspettare nessun bambino.

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Nei paesi moderni la gravidanza isterica è sintomo di un profondo malessere interiore della donna e le cause psicologiche sono da ricercarsi nel bisogno ossessivo di avere dei figli, nella difficoltà di realizzare questo desiderio, nell'incapacità di accettare la propria sterilità o quella del marito o compagno, nel trauma provocato da un aborto. Un'altra causa scatenante potrebbe essere la pressione psicologica esercitata da esterni impazienti di vedere la donna dare alla luce un bambino.

Purtroppo, nonostante ci si trovi negli anni duemila, sono ancora molte, troppe le mentalità radicate nella convinzione che lo status di "famiglia" sia riconoscibile solo nel momento in cui una coppia di coniugi riesce a procreare. È l'ottusità di certi schemi stantii a far pensare che la propria identità femminile sia legata alla maternità. Non avere la possibilità di diventare madre o il non volerlo essere non fa di una persona un fallimento.

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Ma come si manifesta una gravidanza isterica? Nell'identico modo in cui si presenta una gravidanza reale e conclamata. Dunque, la donna che ne è colpita presenta:

  • assenza di mestruazioni: il 98% dei soggetti riscontra la scomparsa del ciclo mestruale;
  • capezzoli turgidi: il 60% dei soggetti sente indurimento dei capezzoli;
  • addome gonfio, nausea e capogiri: il 97% dei soggetti è interessato da questa sintomatologia;
  • convinzione di essere in dolce attesa: di fronte a una gravidanza isterica, il 100% delle donne è sicura di aspettare un figlio.

Al verificarsi dei primi sintomi, se non s'interviene subito con adeguata cura, essi tendono a crescere e ad aumentare, instillando nella persona, sempre di più, la certezza di essere incinta. Addirittura, in situazioni estreme, si può avere la produzione di una sostanza simile al latte, ma che latte non è. In altri casi, sono avvertiti movimenti fetali.

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Nel momento in cui si effettua il test di gravidanza, il risultato, naturalmente, è negativo. Ma se ciò non è sufficiente a far riconoscere alla donna l'inesistenza di una gravidanza, l'unica soluzione è quella di portarla dal ginecologo, il quale sottoporrà la paziente a visita e ad ecografia, dimostrando con i fatti l'irrealtà delle sue convinzioni.

La gravidanza isterica può essere, senza dubbio, curata e superata ma per guarire è indispensabile intraprendere un lungo percorso psicologico, una psicoterapia tramite la quale il medico va a risalire alle cause a monte della malattia, indagando nell'inconscio della paziente e cercando di farle superare il problema.

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Come tutti i disagi psicologici, non si può pretendere una guarigione immediata e istantanea. Occorre tempo, pazienza e soprattutto la volontà della donna di superare il proprio malessere, mettendosi a disposizione del terapeuta, aprendosi con lui e instaurando una comunicazione senza paura di aprirsi. Solo ponendosi in questo modo si ha la possibilità di uscire dalla condizione di malattia e di avviarsi a vivere la propria femminilità in modo sano ed equilibrato. Soprattutto la paziente imparerà a gestire senza eccessi il desiderio di maternità e qualora non possa essere realizzato ad accettarlo.

La vicinanza della famiglia ha un ruolo fondamentale per la riuscita della terapia. Non si deve abbandonare la donna a se stessa o accusarla di avere scatenato il problema psicosomatico. Ogni persona a lei vicina è importante che l'affianchi nel lungo percorso da intraprendere, senza esercitare nessun tipo di pressione. Sentirsi amati e compresi può fare la differenza ed essere quella marcia in più, quell'aiuto speciale per arrivare a riappropriarsi di se stesse e della serenità perduta.

Fonti
Amando
Nostro figlio
Pianeta mamma

Foto
Foto 1: familyofjoy
Foto 2: faktor
Foto 3: diaperchamp
Foto 4: diaperchamp

Elisabetta Rossi

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